martedì 19 febbraio 2013

Depressione come disabilità: investire sulla psicoterapia conviene


La psicoterapia non costa nulla perché si paga da sé“, questa la conclusione a cui sono giunti i promotori di IAPT (Improved Access to Psychological Therapies), un progetto inglese – su cui sono stati stanziati 372 milioni di euro – finalizzato ad offrire trattamenti psicoterapeutici a cittadini con disturbi di tipo depressivo e ansioso.
Con estremo interesse vi riporto alcuni passaggi di questa iniziativa ripresi dall’articolo del collega Piero Porcelli, pubblicato a pagina 22 del Notiziario di Dicembre 2012 inviatoci dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi
L’OMS nel 2012 ha stimato che la depressione sarà la seconda causa di morte e disabilità nel2020, e la prima nel 2030. L’economista inglese Lord Richard Layard nel 2006 dimostrò, conti alla mano, che trattare la depressione dei cittadini inglesi con psicoterapia convenzionata sarebbe stata salutare non solo per le singole persone ma anche per le finanze del paese.
Il Governo inglese stanziò 372 milioni di euro per il triennio 2008/2011.
Si rilevò che, mediamente, una persona con depressione ha il 50% di disabilità in più rispetto a persone con patologie croniche come angina, artrite, asma o diabete. Disturbi psicopatologici impattano sino al 40% se in presenza di altre malattie mediche, ad esempio, per il diabete si calcola che uno stato di depressione fa aumentare del 50/75% la spesa sanitaria per paziente. Depressione ed ansia costituiscono circa la metà dei motivi di assenze dal lavoro nella popolazione under 65, hanno effetti simili a quelli del fumo sull’aspettativa di vitae maggiori di quelli dell’obesità.
Fino al 75% dei cittadini inglesi che si rivolgono al medico di base hanno dolori lombari, cefalee, intestino irritabile o altri sintomi di somatizzazione funzionale, mentre il 70/90% hanno disturbi depressivi benché si rivolgano al medico SOLO per sintomi fisici. Si stima che meno del 5% della popolazione con ansia e depressione riceve un trattamento psicoterapeutico adeguato (a fronte di un ampio uso di antidepressivi ed a fronte del dichiarato gradimento degli utenti verso la psicoterapia!).
I calcoli di Lord Layard sono sorprendenti!
Il costo di una psicoterapia per singolo cittadino è stimato sui 1000€, mentre allo stato – tra costi diretti e indiretti – si arriva ad uno costo di oltre 5800€. Questo il motivo per cui i promotori del progetto affermano che il trattamento di psicoterapia non costa nulla perché si paga da solo.
Al 2011, hanno ricevuto adeguato training 4000 psicoterapeuti ed è stato attivato il 98% de centri territoriali. Su 900.000 cittadini previsti, ne sono passati più di un milione (63% donne). Il 76% degli invii è stato effettuato su base volontaria dal cittadino stesso, a testimonianza dell’elevato bisogno sociale di psicoterapia. Per il 54% si è trattato di disturbi depressivi, per il 46% ansiosi. Il 44% ha ottenuto un successo pieno dell’intervento. 45.000 cittadini sono rientrati a lavoro dal periodo di malattia, di cui il 7% già dopo la prima seduta.

Articolo di Nicola Piccinini
tratto da http://www.psicologialavoro.it/la-psicoterapia-non-costa-nulla-perche-si-paga-da-se/2013/02/

Nessun commento:

Posta un commento